Si
è svolta nel pomeriggio in piazza Isolo, al monumento che rappresenta il nodo
di filo spinato, la cerimonia in ricordo dei Caduti, Deportati e Internati nei
campi di concentramento nazisti.
Alla
commemorazione intitolata “Il monumento vive” erano presenti
l’assessore comunale Marco Giorlo, l’assessore provinciale Giovanni Codognola,
il viceprefetto Gerardino Mattia, il vicepresidente del Comitato Monumento
Dario Basevi con il consigliere Carlo Saletti, il rabbino Capo della Comunità
ebraica di Verona Cesare Israel Moscati, il Capo di Stato maggiore delle Forze
operative terrestri (Comfoter) Generale di Divisione Amedeo Sperotto, il
presidente dell’Associazione nazionale ex Deportati Gino Spiazzi e il
presidente provinciale dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia Raul
Adami.
“Davanti alla scultura di Pino Castagna, che
ha trovato in questa piazza la sua collocazione ideale – ha detto
l’assessore Giorlo – ricordiamo oggi i Caduti, Deportati e
Internati nei campi di concentramento nazisti. Poche opere d’arte riescono a
esprimere, come questo monumento, un messaggio tanto essenziale, più forte di
ogni parola, a ricordo dei drammatici eventi che sconvolsero i destini del
popolo ebraico. Il nostro auspicio – ha proseguito – è che questa imponente scultura, che raffigura il doppio nodo del filo
spinato, simbolo dell’olocausto possa dar vita e rafforzare l’impegno in favore
della pace, per promuovere il dialogo, la tolleranza, la civile convivenza,
unici valori in grado di garantire un futuro di concordia fra i popoli e le
nazioni”.
Nel
corso della cerimonia, in ricordo delle vittime dei campi di concentramento,
sono stati eseguiti un canto ebraico da parte del tenore Angel Harkatz e alcuni
canti a cura del coro del Liceo Montanari.
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