L’assessore ai Lavori pubblici Stefano Casali, il direttore generale di Fondazione Cariverona avvocato Fausto Sinagra e la soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici di Verona architetto Gianna Gaudini hanno effettuato oggi un sopralluogo ai resti del tempio romano, rinvenuti nel corso dei lavori di riqualificazione di Castel San Pietro.
Il
manufatto, che risalirebbe al 90 avanti Cristo, potrebbe essere il più antico
tempio sacro di epoca romana finora rinvenuto nel Veneto.
“È una grande soddisfazione vedere finalmente avviati i lavori di riqualificazione di questa bellissima parte della città. Negli ultimi anni questo colle ha acquisito sempre più valore” afferma l'assessore Casali, “sia per le importanti riqualificazioni che lo hanno visto protagonista, sia per i recenti ritrovamenti archeologici. Il primo stralcio di lavori, relativo alle opere di consolidamento, sarà terminato entro la fine dell’anno, come confermato dalla Fondazione Cariverona. Parallelamente sono in fase di esecuzione anche i lavori di recupero della cabina funicolare, in attesa di ricevere il parere della commissione VIA provinciale – conclude Casali – che contribuirà a completare la riqualificazione di uno dei suoi luoghi più belli e suggestivi della città. Un doveroso ringraziamento, quindi, alla Soprintendenza, che guida i lavori di recupero e alla Fondazione Cariverona, che ancora una volta dimostra la sua concreta vicinanza alla città”.
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