“Viaggio tra le culture d'Africa. In carcere” è il tema dell’iniziativa proposta e organizzata questa settimana nella casa circondariale di Montorio dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Margherita Forestan e da Maurizio Ruzzenenti, vicepresidente dell'Associazione 663.
“Saranno pomeriggi dedicati alle culture,
alle tradizioni e all'arte africana –spiega Forestan- vere e proprie
lezioni arricchite da diapositive, racconti e da una mostra di autentici pezzi
d'arte antica. Un'ideale visita al Museo Africano della città, accolta
favorevolmente dal direttore del carcere e dal personale di polizia
penitenziaria. Fabrizio Corsi è la guida esperta di un percorso di secoli,
intrecciato di vicende di popolazioni ciascuna capace di esprimere ogni forma d'arte.
Il tema Africa viene affrontato con l'obiettivo di ampliare e rendere concreta
quell' integrazione e quella prospettiva multiculturale, che può trovare in
carcere il luogo dove è necessario si sviluppi”.
“Spero sia possibile realizzare un'attività
così ampia anche per altre aree geografiche –conclude Forestan- ritrovare gli echi
delle proprie terre e l'orgoglio delle proprie radici può essere di grande
aiuto e sostegno per la popolazione detenuta tutta, per chi vi si riconosce e
per chi scopre altri mondi”.
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