Dal 20 al 23 marzo scorsi, 18 imprese artigiane veronesi hanno partecipato alla XX edizione del Salone del Restauro di Ferrara, nello stand allestito dalla Camera di Commercio di Verona. L’edizione 2013 era focalizzata sul tema del restauro alla luce degli eventi sismici che hanno colpito le zone dell’Emilia Romagna, incidendo profondamente nei territori e sul patrimonio storico monumentale. Il Salone non poteva esimersi dal concentrare l’attenzione sul ruolo centrale che assume il restauro nella ricostruzione post sismica. Ecco dunque che il moto della manifestazione è diventato: “Dov’era ma non com’era” con evidente richiamo alla necessità di progettare un restauro non solo conservativo, ma che tenga conto anche delle più innovative tecniche di messa in sicurezza degli immobili e/o monumenti coinvolti. Per la Camera di Commercio di Verona era la terza partecipazione, un’edizione che ha visto coinvolte un numero rilevante di imprese, collocate in una posizione di privilegiata visibilità, all’inizio del padiglione 3, vicino allo stand del Mibac, Ministero per i beni culturali. Di rilievo anche l’idea di base dell’allestimento, strutturato su 115 mq e concepito per essere uno spazio aperto con dei pannelli unificanti che raccontano con testo e immagini le singole storie aziendali.Notevoli i numeri di questa edizione del Salone del Restauro, con 16.000 metri quadrati occupati, 220 espositori e un ricco cartellone con 131 convegni e incontri tecnici e 9 eventi–mostre.
venerdì 29 marzo 2013
SALONE DEL
RESTAURO DI FERRARA - XX EDIZIONE
Dal 20 al 23 marzo scorsi, 18 imprese artigiane veronesi hanno partecipato alla XX edizione del Salone del Restauro di Ferrara, nello stand allestito dalla Camera di Commercio di Verona. L’edizione 2013 era focalizzata sul tema del restauro alla luce degli eventi sismici che hanno colpito le zone dell’Emilia Romagna, incidendo profondamente nei territori e sul patrimonio storico monumentale. Il Salone non poteva esimersi dal concentrare l’attenzione sul ruolo centrale che assume il restauro nella ricostruzione post sismica. Ecco dunque che il moto della manifestazione è diventato: “Dov’era ma non com’era” con evidente richiamo alla necessità di progettare un restauro non solo conservativo, ma che tenga conto anche delle più innovative tecniche di messa in sicurezza degli immobili e/o monumenti coinvolti. Per la Camera di Commercio di Verona era la terza partecipazione, un’edizione che ha visto coinvolte un numero rilevante di imprese, collocate in una posizione di privilegiata visibilità, all’inizio del padiglione 3, vicino allo stand del Mibac, Ministero per i beni culturali. Di rilievo anche l’idea di base dell’allestimento, strutturato su 115 mq e concepito per essere uno spazio aperto con dei pannelli unificanti che raccontano con testo e immagini le singole storie aziendali.Notevoli i numeri di questa edizione del Salone del Restauro, con 16.000 metri quadrati occupati, 220 espositori e un ricco cartellone con 131 convegni e incontri tecnici e 9 eventi–mostre.
Dal 20 al 23 marzo scorsi, 18 imprese artigiane veronesi hanno partecipato alla XX edizione del Salone del Restauro di Ferrara, nello stand allestito dalla Camera di Commercio di Verona. L’edizione 2013 era focalizzata sul tema del restauro alla luce degli eventi sismici che hanno colpito le zone dell’Emilia Romagna, incidendo profondamente nei territori e sul patrimonio storico monumentale. Il Salone non poteva esimersi dal concentrare l’attenzione sul ruolo centrale che assume il restauro nella ricostruzione post sismica. Ecco dunque che il moto della manifestazione è diventato: “Dov’era ma non com’era” con evidente richiamo alla necessità di progettare un restauro non solo conservativo, ma che tenga conto anche delle più innovative tecniche di messa in sicurezza degli immobili e/o monumenti coinvolti. Per la Camera di Commercio di Verona era la terza partecipazione, un’edizione che ha visto coinvolte un numero rilevante di imprese, collocate in una posizione di privilegiata visibilità, all’inizio del padiglione 3, vicino allo stand del Mibac, Ministero per i beni culturali. Di rilievo anche l’idea di base dell’allestimento, strutturato su 115 mq e concepito per essere uno spazio aperto con dei pannelli unificanti che raccontano con testo e immagini le singole storie aziendali.Notevoli i numeri di questa edizione del Salone del Restauro, con 16.000 metri quadrati occupati, 220 espositori e un ricco cartellone con 131 convegni e incontri tecnici e 9 eventi–mostre.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento